OPERA310
Questo corso di formazione è conforme alla Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione di Gennaio 2025 in quanto si caratterizza per un livello di specializzazione, modalità didattica e livello di padronanza tali da distinguere la presente offerta formativa dalle proposte della piattaforma Syllabus o dai corsi messi a disposizione dal Dipartimento della Funzione Pubblica, dalla SNA o da Università aderenti all'iniziativa "PA 110 e Lode".
Dott. Michelangelo FRANCAVILLA – Presidente di Sezione del TAR Lazio e componente della Commissione istituita dal Presidente del Consiglio di Stato, sulla base dell’art. 1 della legge n. 78 del 2022, per la predisposizione del nuovo Codice
Il corso si propone di fornire ai partecipanti una comprensione approfondita delle nuove dinamiche del procedimento edilizio repressivo e delle sanatorie introdotte dalla Legge n. 105/2024, con particolare attenzione agli impatti sulle attività quotidiane dei dipendenti pubblici coinvolti nei processi edilizi.
Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:
Il corso è rivolto a tutto il personale degli enti pubblici coinvolti a vario titolo nel procedimento edilizio, in particolare:
PROGRAMMA
Il procedimento repressivo edilizio. Rapporti tra la normativa regionale e nazionale. La successione nel tempo di leggi repressive.
Il presupposto del procedimento repressivo edilizio: la qualificazione dell’intervento ed il regime abilitativo e repressivo applicabile. L’esistenza di un titolo edilizio quale impedimento per l’esercizio dell’attività repressiva. La Cila inibisce l’esercizio della potestà repressiva? Quale regime applicare nelle ipotesi di mancata presentazione della cil richiesta nell’attività edilizia libera? Il problema dell’esercizio dell’attività repressiva dopo i termini previsti dall’art. 19 l. n. 241/90 per la scia semplice e dall’art. 20 TU edilizia in materia di permesso di costruire. La potestà repressiva esercitata oltre i termini nel caso di: a) scia in astratto inidonea; b) scia incompleta dal punto di vista istruttorio; c) scia non veritiera.
La prova dello stato legittimo dell’immobile e della sua destinazione d’uso (artt. 9 bis e 23 ter t.u. edilizia) dopo la legge n. 105/2024. Il riferimento ai titoli “rilasciati o assentiti”: applicabilità anche alle scia. E per la cila? L’effettiva verifica dei titoli pregressi come presupposto per la riferibilità al solo ultimo titolo edilizio. Il valore giuridico delle autocertificazioni dei privati. Lo stato legittimo anche nelle ipotesi di fiscalizzazione dell’abuso edilizio. Le modalità alternative di prova anche nell’ipotesi di ignoranza degli estremi del titolo edilizio. Casi di irrilevanza delle difformità nella prova dello stato legittimo dell’intero immobile o della singola unità immobiliare. Nozione di difformità e preesistenza di un titolo edilizio.
Le singole fattispecie repressive: l’art. 27 t.u. come norma residuale di chiusura. I casi.
L’art. 31 dopo la legge n. 105/24: i casi. L’abuso realizzato da persona diversa dal proprietario. Il sequestro penale dell’immobile abusivo. La proroga del termine per demolire prevista dalla legge n. 105/24. La sanzione pecuniaria per mancata ottemperanza della demolizione. L’acquisizione: automaticità degli effetti. Il regime giuridico del bene acquisito. Il calcolo dell’area di sedime. Formalità per l’adozione del provvedimento di acquisizione dopo l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Rapporti tra demolizione amministrativa e demolizione penale. Le nuove forme di utilizzo pubblico dell’immobile abusivo previste dal decreto legge n. 69/2024: l’ampliamento dei casi di acquisizione al patrimonio pubblico e la commercializzazione dei beni. I presupposti. L’adozione di un regolamento per le nuove forme di alienazione. La competenza. La verifica della demolizione come condizione dell’effetto traslativo della vendita del terreno su cui insiste l’immobile abusivo.
Le modifiche essenziali ex art. 32 TU edilizia. Rapporti tra legge nazionale e regionale. Rapporti con le opere pertinenziali. La modifica introdotta dalla l. n. 105/24: le difformità parziali su beni vincolati non sono più equiparate alle difformità essenziali: conseguenze in tema di sanatoria.
L’art. 33 t.u. edilizia: i casi. Il problema della parziale difformità al titolo in caso di ristrutturazione edilizia? Gli immobili vincolati e quelli anche non vincolati in zona A. I termini per l’esecuzione. Conseguenze della mancata esecuzione. La fiscalizzazione dell’abuso edilizio e circolazione del bene. La fiscalizzazione diventa sanatoria dopo il decreto legge n. 69/2024.
La difformità parziale ex art. 34 TU edilizia. Casi e disciplina. L’aumento della sanzione pecuniaria previsto dal decreto legge n. 69/2024.
La nuova disciplina delle tolleranze edilizie: l’art. 34 bis tu edilizia dopo la legge n. 105/24: l’aumento della tolleranza edilizia al 6%. La tolleranza e l’agibilità. L’eliminazione dell’autorizzazione paesaggistica per alcuni tipi di tolleranza edilizia. L’autorizzazione sismica con riferimento alle norme tecniche vigenti al momento della realizzazione dell’abuso. L’alleggerimento della disciplina sulla limitazione dei diritti dei terzi.
Il nuovo art. 34 ter d.p.r. n. 380/01: le varianti in corso d’opera. Ambito applicativo: lavori coevi all’attuazione del titolo. Modalità di regolarizzazione postuma di tali varianti.
L’art. 35: gli abusi commessi su immobili pubblici da parte dei privati: procedimento.
Le sanatorie edilizie. L’art. 36 tu: doppia conformità e presupposti. Le opere parzialmente sanabili. Applicabilità della procedura ex art. 36 al permesso di costruire in deroga e al permesso convenzionato. Il procedimento. Il silenzio rigetto. L’integrazione istruttoria. Si applica la conferenza di servizi al procedimento ex art. 36? Il condono edilizio: il silenzio assenso. Gli immobili vincolati. Il frazionamento artificioso delle istanze. La nuova disciplina della legge n. 105/24. L’espunzione dall’ambito applicativo dell’art. 36 delle ipotesi di difformità parziale. Il nuovo regime della gestione dei vincoli nell’ambito del procedimento di sanatoria. La formazione dei titoli edilizi.
Il nuovo art. 36 bis per la sanatoria delle difformità parziali dal permesso e dalla scia introdotto dal d.l. n. 69/2024: l’eliminazione della doppia conformità. La possibilità di realizzazione di interventi funzionali al conseguimento della sanatoria: riduzione delle ipotesi operata dalla l. n. 105/24. La disciplina sulle zone sismiche. La sanatoria paesaggistica anche nel caso di opere che hanno aumentato volumi e superfici o l’aumento di quelli legittimamente realizzati: rapporti con l’art. 167 d. lgs. n. 42/04. Il silenzio assenso sulla compatibilità paesaggistica. Non ostatività del vincolo paesaggistico incompatibile sopravvenuto. Previsione del silenzio assenso sulle istanze di sanatoria. Il regime procedimentale della scia in sanatoria. L’attestazione dell’avvenuta formazione del titolo edilizio abilitativo: rapporti con la tematica del silenzio assenso come interpretata dalla giurisprudenza.
La disciplina dell’art. 37 dopo il d.l. n. 69/2024. L’eliminazione del comma 4 e della doppia conformità. Rapporti tra comma 1 e art. 36 bis.
L’art. 4 del d.l. n. 69/24: la sanatoria dell’attività edilizia delle pubbliche amministrazioni. Presupposti.
La sanatoria ex art. 38 d.p.r. n. 380/01 dopo l’Adunanza Plenaria. Il nuovo testo dell’art. 41 d.p.r. n. 380/01 nell’interpretazione giurisprudenziale
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione varia in base al numero di partecipanti di ciascuna Amministrazione
Primo partecipante - € 310
Secondo e terzo partecipante - € 250
A seguire - € 210
Comuni con numero di abitanti inferiore a 8000 - € 250 a partecipante
La quota comprende: accesso all’aula virtuale, materiale didattico, attestato di partecipazione.
Le quote si intendono ad utente + IVA (se dovuta)
(Se la fattura è intestata ad Ente Pubblico, la quota è esente IVA, ai sensi dell'art. 10, D.P.R. n. 633/72)
(Si applica il bollo di € 2 a carico del cliente per fattura esclusa IVA di valore superiore a € 77,47)
QUOTE DI PARTECIPAZIONE SPECIALI
Quota “RESIDENZIALE IN DIRETTA”: €2000
La quota consiste in un numero di accessi di max. 20 partecipanti in diretta per ciascuna amministrazione (in aula saranno presenti anche altre amministrazioni).
Quota “RESIDENZIALE ALL-INCLUSIVE”: €3000
La quota consiste in un numero di accessi di max. 50 partecipanti in diretta per ciascuna amministrazione a cui poter aggiungere un numero di accessi illimitato in differita (in aula saranno presenti anche altre amministrazioni).
Quota “IN-HOUSE”: €4900
La quota consente, alla singola Amministrazione, di riservare il corso in forma esclusiva per i dipendenti dell’Ente fino ad un numero massimo di 100 partecipanti in diretta a cui poter aggiungere un numero di accessi illimitato in differita (in aula NON saranno presenti altre amministrazioni).
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
E’ possibile iscriversi al corso telematicamente accedendo al sito www.operabari.it, entrando nella sezione specifica del corso ed utilizzando il tasto “iscriviti on-line” presente in fondo alla pagina.
Diversamente è possibile contattare i nostri uffici:
0804676784
MODALITÀ DI PAGAMENTO
Versamento della quota con bonifico bancario intestato a OperA SRL
BPER BANCA – IT57D0538704005000043104884
INTESA SAN PAOLO – IT59U0306941753100000002114
TEST DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO (OPZIONALE)
E’ possibile richiedere la somministrazione del test di verifica dell’apprendimento per il rilascio dell’attestato di superamento con profitto del corso.
n.b. La richiesta dovrà pervenire non oltre il terzo giorno precedente la data di inizio del corso.
FRUIZIONE E REQUISITI TECNICI
Accesso alla piattaforma: www.operlapa.it
I nostri operatori provvederanno ad effettuare la registrazione in piattaforma e trasmetteranno un’email con le credenziali di accesso all’indirizzo indicato in fase di iscrizione al corso.
In caso di smarrimento delle credenziali è possibile richiedere una nuova password utilizzando la funzione presente sotto il tasto LOGIN del sito www.operlapa.it: sarà sufficiente inserire nell'apposito campo l'indirizzo email fornito al momento dell'iscrizione al corso (solitamente quello istituzionale).
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